Con un’iniziativa giudiziaria condotta in modo semiclandestino, usando per le notifiche un vecchio indirizzo legale dove non c’è mai nessuno, la giunta “democratica” del Comune di Giano dell’Umbria ha chiesto (e ottenuto a nostra insaputa!!!) lo sfratto di Frigolandia (terra di Frigidaire e Prima Repubblica Marinara di Montagna) dal Parco della Colonia (affittato nel dicembre 2005 con tanto di fidejussione a garanzia). La notizia ci è arrivata a cose “fatte”… con un atto di precetto finalmente notificato nella vera sede di Frigolandia, che è stata ed è sempre aperta. Bisogna anche precisare che il “ritardo” nel pagamento dei 9.000 euro scaduti è stato causato dalla originaria promessa (mantenuta solo nel 2006) di un aiuto comunale a Frigolandia pari almeno all’affitto annuo… Eravamo insomma in attesa di un sostegno amichevole dopo la vittoria della lista “democratica” alle elezioni comunali e ci siamo trovati lo sfratto! Ma perché questa apertura di ostilità? Quali sono le reali intenzioni degli amministratori gianesi?
Per ora non abbiamo risposte certe. In una riunione alla presenza dei rispettivi avvocati svoltasi ieri 5 ottobre, sindaco e assessori presenti hanno balbettato strane scuse, come il “non gradimento” della popolazione di Giano, dimostrata secondo loro dalla vecchia raccolta di firme di protesta orchestrata da Forza Italia e AN dopo la conferenza stampa di Oreste Scalzone nel febbraio 2007 (conferenza perfettamente legittima alla quale fu presente anche il sindaco che era stato avvertito alcuni giorni prima…), insomma pseudogiustificazioni per una decisione che è lecito sospettare sia originata da progetti speculativi inconfessabili. Oltretutto la stessa idea che l’arte e il pensiero debbano adeguarsi agli umori popolari (per giunta di un paese di soli 3000 abitanti) è aberrante. Forse che in Germania all’epoca di Hitler bisognava diventare antisemiti, perché tale era il sentimento della maggioranza della popolazione? E’ possibile per un “democratico” sostenere che a Frigolandia (la terra di Frigidaire) non si abbia il diritto di coltivare opinioni controcorrente? Dove andremo a finire se anche il PD chiede a tutti di diventare degli infami “minzolini”?
Comunque in attesa di capire cosa si nasconde dietro questo attacco “democratico” all’arte e all’informazione libera è ormai urgentissimo pagare gli affitti scaduti per chiudere almeno il risibile e sleale “casus belli” di questo sfratto a sorpresa.
Pertanto facciamo appello a tutti i veri democratici, amiche e amici, compagne e compagni, concittadine e concittadini immaginari, gianesi, umbri, italiani, europei ed extracomunitari, perché si mobilitino a sostegno di Frigolandia. Si tratta di difendere non solo la libertà della cultura, ma anche un pezzo della verde Umbria minacciata dall’orrore di possibili speculazioni cementizie.
Se siete d’accordo fate sentire la vostra voce inviando messaggi in difesa di Frigolandia al sindaco di Giano dell’Umbria (paolomorbidoni@tin.it), ma – soprattutto – inviate subito denaro a noi per pagare gli arretrati e sostenere le pesanti spese di questo atto di arroganza di un potere locale cieco almeno quanto quello nazionale. Sono preziosi anche contributi minimi, ma chi vuole può cogliere questa occasione per rinnovare in anticipo per il 2010 o sottoscrivere per la prima volta il Passaporto di Frigolandia (100 euro), che dà, tra le varie cose, diritto a un soggiorno gratuito di sette giorni in questo luogo bellissimo che vi chiediamo di difendere insieme a noi.
Potete versare il denaro in due modi:
sul c/c postale n.71802482, intestato ad Associazione Repubblica di Frigolandia, Località La Colonia/Montecerreto, 06030 Giano dell’Umbria (PG)
con un bonifico sul conto bancario della Frigolandia s.r.l., società titolare della convenzione con il Comune. Codice IBAN: IT 18 P063 1538 3400 0000 0080451
Vignetta di Giuliano Cangiano.
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