La rivolta dei nostri fratelli africani di Rosarno contro lo sfruttamento e il razzismo italiota e mafioso è un segnale d’allarme e insieme di speranza importantissimo che non deve essere sottovalutato. La violenza che si è scatenata in Calabria in risposta all’ennesimo atto di brutalità contro i lavoratori neri è il frutto avvelenato di un razzismo intollerabile, che è stato troppo a lungo tollerato o addirittura ignorato. L’irresponsabile campagna contro gli extracomunitari scatenata dal “libico” Maroni e dai suoi padrini/padroni Bossi e Berlusconi sta cominciando a produrre i suoi prevedibili risultati: altro che l’amore di cui parlano i servi del premier…odio e ancora odio, un clima da caccia al negro che è peggio di quello che si respirava in Alabama ai tempi di Martin Luther King. E’ il momento che gli italiani che hanno a cuore le sorti non solo del nostro paese, ma della stessa idea di civiltà si facciano sentire.
Lo dico in particolare a quei sedicenti democratici che tutto fanno fuorché occuparsi e preoccuparsi per quella specie di tritolo sociale che è la discriminazione razziale e la caccia al clandestino.
Ci sono leggi barbare che autorizzano chiunque a sfruttare e ricattare masse crescenti di lavoratori senza diritti, ci sono amministrazioni pubbliche (anche noi di Frigolandia ne sappiamo qualcosa…) che alimentano le più pericolose spinte xenofobe sperando di trarne qualche miserabile vantaggio elettorale, ci sono partiti che fingono di non vedere. Tutto ciò deve finire. Dobbiamo mobilitarci subito contro questa barbarie prima che il fossato di rancore tra italiani e stranieri diventi tanto profondo da essere incolmabile se non a prezzo di troppo dolore.
La prima richiesta urgente è che l’attuale ministro degli Interni, che ha fatto del razzismo la sua triste bandiera di guerra, si dimetta immediatamente.
Lo chiedano le forze della sinistra che ancora sopravvivono allo tsunami fascistoide che sta travolgendo l’Italia, lo chiedano i democratici, i cattolici, i laici, i radicali, i travaglio e le rosibindi, i bersani e i casini, i fini e i dipietro, lo chieda dall’alto della sua carica di Presidente la sfinge Napolitano, lo chiedano tutti coloro che hanno ancora un briciolo di buonsenso.
Se non altro nel loro interesse, perché il tempo si avvicina.
Per quanto riguarda noi di Frigidaire questo è un impegno primario.
Lanciamo perciò una campagna di solidarietà con i nostri fratelli clandestini, africani, asiatici, sudamericani. Basta con il reato di clandestinità, basta con la clandestinità imposta da una legge omicida. Fatevi sentire nei blog, in rete, per strada, scriveteci e coordiniamo azioni comuni.
Al Ministro degli Interni diciamo: Maroni tornatene a casa, soldi ne hai abbastanza, ricordati che anche il tuo sangue è rosso come quello dei black.
Immagine di Gianni Cossu: "Il futuro negli occhi".
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