Con una iniziativa giudiziaria a sorpresa, ma che purtroppo non sorprende più di tanto, il supercommissario Bertolaso mi ha citato in giudizio per diffamazione, chiedendomi addirittura 60 mila euro di danni. La citazione civile è tutta sballata e tra l’altro confonde in modo grossolano Frigidaire con Liberazione e mi identifica come un semplice giornalista del quotidiano diretto da Dino Greco e non come il direttore responsabile di una rivista autonoma. Per questo viene chiamata in causa anche la innocente MRC Spa, editrice di Liberazione (cui Bertolaso chiede altri 40 mila euro) e il buon Dino Greco direttore responsabile di quel quotidiano (cui ne chiede altri 40 mila). In tutto il nostro protettore civile vorrebbe 140 mila euro!
Ora, tralasciando che la MRC Spa e Dino Greco non c’entrano proprio nulla (considerazione non da poco per capire il pressappochismo di certa gente), cosa è che ha fatto così infuriare il nostro supercommissario che soffre di dolori cervicali e che perciò si fa spesso massaggiare da massaggiatrici professioniste?
Si tratta del mio editoriale del febbraio scorso, uscito sul n.222 di Frigidaire, diffuso sì da Liberazione, ma senza mutare in nulla la nostra assoluta autonomia anche giuridica. In questo editoriale dal titolo “Bertoldo, Bertoldino e Bertolaso”, uscito subito dopo lo scandalo che aveva portato in galera la cosiddetta “cricca” di Anemone, Baldacci & C., ingrassata dai soldi della protezione civile, scrivevo nel sommario: “Nella fiaba letteraria accanto al re c’erano il furbo Bertoldo e il piccolo Bertoldino, popolani che sfottevano i potenti. Nella realtà di oggi accanto a Berlusconi c’è il pallido supercommissario Bertolaso insieme a Mafia, Camorra e N’drangheta. L’emergenza perpetua è diventata con loro il modo per rubare i nostri soldi e regalarli a delinquenti e puttane”. Come si vede l’unico aggettivo che riguarda Bertolaso è “pallido”, il resto è cronaca di tutti i giorni. Che la Mafia, la Camorra ecc. affianchino allegramente Berlusconi e il suo penoso governicchio è ben noto. Basta pensare al fondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri (condannato per Mafia) o a Nicola Cosentino (da poco dimesso da viceministro perché inseguito da un mandato di cattura per sospette collusioni con la Camorra, ma ancora parlamentare e coordinatore del PDL in Campania). E non c’è dubbio che un sacco di soldi finiscano in Italia nelle tasche di delinquenti e puttane. Per esempio che faceva la cosiddetta “cricca” della protezione civile se non spartirsi soldi pubblici a pioggia (o a Scaiola) e quante puttane (e puttani) sono state e sono al servizio di lorsignori?
Senza tirare in ballo la sfortunata D’Addario nel "lettone di Putin", basta ricordare il funzionario dei lavori pubblici Baldacci, gentiluomo del Papa, che si faceva mandare prestanti giovanotti direttamente dal coro del Vaticano.
Comunque avremo modo di parlare della offensiva di Bertolaso contro di me anche sul Frigidaire di settembre e ci sarà da ridere... a crepapalle. Del resto non ci siamo fatti intimidire dalla Cia o dal KGB… che volete che sia un supercommissario per quanto “pallido”?
Nell'immagine: il titolo (e l'editoriale) apparso sul numero 222 di Frigidaire, uscito come inserto autonomo all'interno di Liberazione il 27 febbraio 2010. Qui gli altri inserti della stessa serie.
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