di Vincenzo Sparagna -
17-06-2017
Lo jus sòli, jus culturae o come lo si voglia chiamare è certamente una misura di civiltà attesa in Italia da molto tempo. Tuttavia, grazie ai calendari parlamentari in ritardo di decenni, cade in un periodo particolare, dopo un lungo ciclo di feroci attentati terroristici compiuti da giovani islamici cresciuti in Europa, i quali, a differenza dei loro padri, sono, proprio grazie allo jus sòli presente in Francia, Inghilterra e altri paesi, cittadini europei. La radicalizzazione islamista della seconda generazione di immigrati musulmani non è un fenomeno trascurabile o passeggero. Come più volte sottolineato è la prova del fallimento di un modello di integrazione, per il quale culture religiose e abitudini di vita anche tra loro molto contraddittorie dovrebbero convivere in una sorta di "buon vicinato" fondato sul reciproco rispetto. Visione ingenua che si basa su un relativismo valoriale assoluto, per cui la società multiculturale sarebbe non la sintesi nuova e ricca, ma la semplice sommatoria delle differenze, ciascuna inattaccabile nella sua specificità. È una sedicente Leggi Tutto |