FRIGIDAIRE
IL NUOVO MALE
VINCENZO SPARAGNA
FRIGOLANDIA
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FRIGOLANDIA: Museo e redazione di FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE, rivista di satira diretta da Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica Maila Navarra
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Frigidaire, Cannibale, Il Male, Frìzzer, Vomito, Tempi Supplementari, Il Lunedì della Repubblica, Il Nuovo Male, La Piccola Unità, gli Albi, e inoltre le T-shirt e i Poster storici.
Una guida completa per chi vuole acquistare e leggere i reportage, i fumetti e i racconti, della rivista d'arte più rivoluzionaria e allegra del mondo.
Copertine e prezzi.
Galleria di Frigolandia per acquistare opere d'arte, stampe rare, oggetti unici.
Disegno inedito di Andrea Pazienza

Frigolandia in mostra. Ultima chiamata.
di Gilda Salterini - 26/02/2010

Ancora pochi giorni alla chiusura della mostra fissata per il 28 febbraio.
Nel pomeriggio di sabato 27 febbraio durante la Terza inaugurazione torneranno, sull'onda dell'entusiasmo, gli "Scrittori Precari" di Roma con i loro testi letti per il pubblico, ancora racconti e letture da "Autoproduzioni Appese" di Reggio Calabria , inoltre Live Set Acustico "Andy Quasart & Black Beauty" - Musica in libertà, Video-proiezioni artistiche e per finire lo speciale Audio Visual Antimafia Collective del Sicilian AV Project in omaggio alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per parlare dei rapporti tra Mafia e Stato, questione non solo siciliana.
Il tutto a partire dalle 16.

FRIGOLANDIA: Passato e Futuro dell’Arte Maivista” - Sala della Ex Chiesa della Misericordia - Via Oberdan 54, Perugia.
L'esposizione rimarrà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 19 (ingresso gratuito).

Di seguito un breve testo di Vincenzo Sparagna sulla mostra dell'Arte Maivista.


Parete di fondo della piccola sala centrale.


Visitatori, appassionati e curiosi.


Appassionati, curiosi e visitatori.


Curiosi, visitatori e appassionati.


Un momento di lettura di Simone Ghelli (Scrittori Precari), e Alessio dei Black Beauty.


Ascoltatori di racconti.


Vincenzo Sparagna e alcuni "Scrittori Precari" di Roma.

IL MAIVISMO DI FRIGIDAIRE, ovvero i vertici dell'arte bassa.

Questa mostra è dedicata a una forma d'arte che solo da pochi decenni è divenuta visibile.
L'ironica “Dichiarazione degli artisti maivisti” scritta da me e da Andrea Pazienza nel 1985 per la rivista Frìzzer, costola satirica di Frigidaire, si basava infatti sul doppio senso sociale ed estetico del concetto di nuova visione artistica.
Così l'Arte Maivista è, per autodefinizione paradossale, sia quella che lo sbarramento del mercato nasconde, sia quella che è divenuta tanto abbagliante e pop da impedire ai più di comprendere il suo valore innovativo.
In altri termini c'è un'arte che sta davanti ai nostri occhi, perché le opere esistono e magari circolano in milioni di esemplari, ma che non vediamo, perché la convenzione comunicativa le nasconde dandogli un altro nome (fumetto, satira, illustrazione ecc). Dobbiamo re/imparare a vederle, nel senso di accettare la mobilità sociale dell'arte e l'incursione di un diverso immaginario su quello accademico. In altre parole capire l'imprevisto estetico che viene dal “basso” ed accettare quello che viene dall'"altrove".
È il caso affascinante del fumetto d’autore, questa forma artistica che, senza rinunciare alla profondità, si maschera da arte popolare, destinata in apparenza al semplice intrattenimento.
Prima con Cannibale, fondato da Stefano Tamburini nel '77 trascinandovi dentro il meglio del fumetto italiano underground: Pazienza, Scozzari, Mattioli, Liberatore; poi con Frigidaire e la sua sterminata serie di filiazioni editoriali: Frìzzer, Tempi Supplementari, Vomito, Il Nuovo Male, Il Lunedì della Repubblica, La piccola Unità, questa ricerca (già viva tra il 1978 e il 1980 su Il Male) è andata crescendo fino a divenire sequenza estetica consapevole.
È la scoperta che l'arte per farsi comunicazione totale deve uscire dal suo territorio, fuggire dal genere, dalle gallerie, dai musei, per esplorare i suoi confini più remoti.
In questa ottica Liberatore può inseguire senza paura o irriverenza la potenza trasgressiva di Michelangelo, Delucchi replicare senza imitarla, in un gioco di specchi, parodie e sberleffi, l’arte universale di Walt Disney.
Cosa che vale per ciascuno dei tanti autori che hanno affollato le nostre pagine sin dal 1980, da Scozzari a Mattioli, da Teobaldelli a Franzaroli, da Cadelo a Fabbri, da Gianni Cossu fino all'indimenticabile Pazienza, certo il più versatile e meridionale di tutti.
Grazie a questa positiva arroganza Stefano Tamburini, inventore (con me e gli altri) di Frigidaire, ha potuto modellare la sua grafica direttamente su Mondrian, bruciando ogni esempio di impaginazione esistente e diventando un maestro di stile per generazioni di grafici.
La rivista Frigidaire è stata - ed è ancora - il punto di fusione tra la passione per la forma che illumina e la passione per la parola che racconta, tra la cronaca e la fiction, senza mai cadere nel già visto, nel già sentito, nel già detto.
I suoi autori, classici o nuovissimi, vecchi o giovani, sono uniti dall’ambizione di comunicare senza ipocrisia, riscoprendo la realtà, che è sempre mai vista, con lo stupore del primo sguardo.
Una storia che continua nella nostra creazione più recente: Frigolandia, la Repubblica Marinara di Montagna fondata a Giano dell’Umbria nel 2006, museo e laboratorio, incrocio di vite e progetti, falso e vero, arte e gioco.
Perché l'invenzione non è mai accademia, nasce dalla vita stessa, è un dono gratuito e gioioso per tutti i nostri simili dall'Ovest all'Est, dal Nord al Sud del pianeta Terra.

Vincenzo Sparagna

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