FRIGIDAIRE
IL NUOVO MALE
VINCENZO SPARAGNA
FRIGOLANDIA
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FRIGOLANDIA: Museo e redazione di FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE, rivista di satira diretta da Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica Maila Navarra
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Tempesta sulla Chiesa
di Vincenzo Sparagna - 26/03/2010

Le rivelazioni sempre più numerose e circostanziate sull’omertà delle gerarchie cattoliche, incluso il Papa, rispetto alle abitudini pedofile di tanti sacerdoti, l’ipocrisia profonda che esse rivelano, stanno travolgendo assai più rapidamente del prevedibile l’armamentario sessuofobico che da secoli avvilisce tra i cattolici l’idea stessa di Dio. I media globalizzati moltiplicano l’impatto di questo processo, allargando la crisi su una scala finora ignota.
Per certi versi la denuncia degli scandali di oggi ricorda il 1517, l’anno in cui Martin Lutero affisse le sue tesi rivoluzionarie sul portone della Cattedrale di Konisberg. All’epoca vi era una Chiesa romana corrotta, che, mentre lanciava tremende scomuniche ai suoi nemici, vendeva allegramente agli amici ricchi e potenti passaporti per il Paradiso in cambio di denaro sonante. Le denunce intransigenti di Lutero provocarono il crollo dell’autorità di quella Chiesa in molti paesi del nord Europa. Mentre nei paesi mediterranei, specie in Italia e Spagna, la Chiesa riuscì a resistere ricorrendo ai roghi dell’Inquisizione, alle guerre contro calvinisti e luterani e ai conquistadores.
Ma oggi a quali eserciti, a quale Inquisizione, a quali conquiste coloniali può mai fare appello il papato? Per questo la crisi attuale è assai più grave e profonda di quella del sedicesimo secolo. Mentre quattro secoli fa il mondo era diviso e l’informazione minima, oggi il mondo è unificato dalla comunicazione istantanea dal polo Nord al polo Sud.
Allora tanto più miope appare il penoso tentativo della gerarchia di minimizzare lo scandalo e passare oltre. Quasi che gli stessi vertici della Chiesa credessero alla favola di una Chiesa eterna e immutabile e si aggrappassero a questo sogno per non morire.
In realtà non è affatto così. Anche uno studente di storia al primo anno di Università sa che la Chiesa è sempre cambiata, anzi che la sua stessa continuità è stata possibile solo a prezzo di enormi cambiamenti. E basta uno sguardo superficiale agli ultimi decenni per capire che il mutamento vertiginoso del mondo ha attraversato la Chiesa. L’antisemitismo di un tempo è stato sostituito dalle scuse postume, dalla richiesta di perdono. L’appoggio alle imprese coloniali è diventato, soprattutto nelle periferie missionarie, appoggio alle lotte di liberazione contro il colonialismo. La scomunica di Galileo è stata revocata di fronte ai successi della scienza sperimentale.
E oggi il nodo che la Chiesa cattolica deve decidersi a tagliare per sopravvivere è proprio quello del suo rapporto malato con il sesso in un pianeta che ha scoperto, da Freud in poi e infine con i movimenti di liberazione della donna l’importanza del corpo e del piacere per lo stesso equilibrio spirituale. Così la ridicola crociata mondiale contro il preservativo e gli anticoncezionali, l’insistenza sulla castità di preti e suore, il machismo evidente della figura del sacerdote, unico in grado di gestire il rapporto con Dio, stanno producendo una crisi irreversibile in occidente dello stesso sentimento religioso. Quanto sbagliata sia questa trincea reazionaria lo dimostrano adesso in modo allucinante gli scandali sulla pedofilia diffusa.
In questo contesto è perfino inutile dilungarsi sulla penosa interferenza del cardinale Bagnasco alla vigilia delle elezioni. Di fronte a un regime neorazzista, davanti a una classe dirigente corrotta e immorale, Bagnasco non ha trovato di meglio che lanciare anatemi contro la civile regolazione dell’aborto, per la quale andrebbero date solo medaglie di merito a Marco Pannella e alla brava Emma Bonino. Una ulteriore prova di stupidità politica e di freddezza disumana che sarà difficile dimenticare. Il troppo è troppo.

Vignetta di Fabrizio Fabbri.

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