Il prossimo 25 aprile, come è tradizione, ci sarà a Frigolandia la X Festa della Liberazione dei Frigoriferi Intelligenti, quinta dalla fondazione della nostra repubblica marinara di montagna a Giano dell’Umbria. Naturalmente tutti i nostri amici, concittadini immaginari, collaboratrici e collaboratori passati, presenti e futuri sono invitati. Lo slogan principale rimane quello inventato nel 2001 da Mario Pischedda, ovvero “Portatevi tutto, non aspettatevi nulla”, perché la nostra Festa non è un evento per spettatori passivi, ma un appuntamento in cui tutti sono protagonisti. Ci saranno molti gruppi a suonare e cantare, si mangerà, si leggeranno testi e si discuterà del prossimo ritorno in edicola del nuovo Frigidaire, che dai primi di giugno uscirà con la ferma intenzione di essere un giornale “popolare d’élite”.
E’ un 25 aprile che cade in un momento positivo della nostra avventura per l’imminente rilancio in edicola, ma anche molto delicato e difficile. Infatti l’assurdo conflitto con l’amministrazione del Comune di Giano, capeggiata dal democratico Paolo Morbidoni, continua. Questi signori (tra loro significativamente non ci sono signore…) insistono nel loro folle tentativo di distruggere Frigolandia e derubarci così di tutto il lavoro, i soldi e l’entusiasmo che abbiamo messo nella costruzione di questa straordinaria realtà sociale e culturale. La Festa sarà perciò una dimostrazione in più della nostra capacità di mobilitazione e di resistenza contro la oscura trama che è stata tessuta contro di noi da una destra locale più cieca ancora di quella nazionale e da una pseudosinistra sedicente democratica amica degli speculatori edili e nemica della cultura e del pensiero libero.
Ma, oltre le vicende specifiche di Frigolandia e la sua resistenza, questo 25 aprile è importante anche su un piano generale. L’offensiva xenofoba e fascistoide contro di noi nel territorio comunale è infatti solo un piccolo frammento, per certi versi unico nella sua stupidità, ma non isolato, di un fenomeno di degenerazione più ampio che minaccia la democrazia italiana nata dalla Resistenza e appunto dalla vittoria partigiana sul fascismo del 25 aprile 1945.
Infatti i progetti di riforma costituzionale che si profilano minacciosi sui cieli italiani sono dei veri e propri progetti di tradimento costituzionale. Il principio di rappresentanza democratico, già stravolto e tradito da leggi elettorali truffaldine, sta per essere definitivamente distrutto da proposte di “riforma” (presidenzialismo, premierato ecc.) che, per meglio difendere privilegi e imbrogli dei potenti, vogliono porre al centro delle istituzioni il potere assoluto di un esecutivo senza controllo.
Se a questo stravolgimento istituzionale aggiungiamo la sempre più forte divaricazione sociale tra i ricchi e i poveri, e tra i poveri e gli schiavi senza diritti, ovvero gli extracomunitari, e se consideriamo che la vera libertà di stampa e comunicazione è ridotta a pochi ultimi fortini di resistenza, vediamo che l’Italia sta scivolando verso una nuova forma di fascismo assai più feroce e pericoloso di quello mussoliniano in camicia nera. Al centro di questo nuovo fascismo non c’è neppure più lo schermo ideologico dei tragici valori fasulli di una volta (la patria, la razza, la romanità ecc.), ma semplicemente la venerazione idolatrica e assoluta del Dio Denaro e il disprezzo per il pensiero e la cultura.
Da ciò l’appello affettuoso a unirsi a noi nella Festa della Liberazione dei Frigoriferi Intelligenti.
Dimostriamo agli altri - e prima ancora a noi stessi – che c’è chi non si arrende alla barbarie crescente, ma vuole ancora battersi con amore per un futuro libero e felice.
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