L'Italia, dicono, è un paese pieno di segreti, sui quali la frase più ripetuta è “bisogna fare luce”. Fare luce sulle stragi da Piazza Fontana in poi, sull’assassinio di Falcone e Borsellino, sui rapporti tra Stato e Mafia, sui milioni spariti della Margherita, sulle vacanze di Formigoni ai Caraibi, sui corvi neri che volteggiano intorno allo IOR, sul rapimento di Emanuela Orlandi ecc.. Ma è una luce che non arriva mai. Eppure una soluzione semplice ci sarebbe. Basterebbe interrogare su questi segreti un napoletano di nome Pulcinella. Lui sa tutto sui misteri italiani, su Andreotti e Licio Gelli, su Nicola Cosentino e Raffaele Lombardo, su Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi, si ricorda perfino di Portella della Ginestra e delle amicizie americane di Lucky Luciano. Ma purtroppo nessuno gli chiede niente. I magistrati perché non possono (visto il ruolo) basare le loro inchieste sulla testimonianza di una maschera della Commedia dell’Arte. I politici con la scusa che è solo un pagliaccio. I giornalisti perchè temono querele. E così Pulcinella continua a conservare i suoi segreti e li racconta solo ad altri popolani ignoranti come lui nei vicoli della vecchia Napoli. Io, che lo conosco bene, lo vado a trovare spesso per ridere insieme di tutti questi presunti segreti, che sono tali solo perché tutti fingono di non sapere quello che Pulcinella sa benissimo. Tra l’altro il mio amico Pulcinella sostiene che anche la frase “senza guardare in faccia nessuno” è un’espressione rivelatrice. Quel nessuno è infatti qualcuno, ma talmente brutto, che non lo si può nemmeno guardare in faccia.
(Editoriale pubblicato anche sul settimanale "Gli Altri" il 29 giugno 2012)
Nell'immagine: una vignetta di Giuliano pubblicata su IL Nuovo MALE n.8 di giugno 2012 e attualmente in edicola in tutta Italia. DIFFIDATE DELLE IMITAZIONI!
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