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Diventare cittadini della Repubblica di Frigolandia è facile. Basta acquistare il Passaporto annuale che costa 100 euro e avrete diritto a: 1) Sette giorni (anche non consecutivi) di soggiorno gratuito nella Repubblica di Frigolandia 2) Abbonamento Annuale Sostenitore alle nostre due speciali riviste a/periodiche Frigidaire e Il Nuovo Male 3) Due Regali Originali da scegliere tra quelli elencati sulla pagina “Abbonamenti” |
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Tutte le riviste e gli albi che hanno fatto la nostra incredibile storia:
Frigidaire, Cannibale, Il Male, Frìzzer, Vomito, Tempi Supplementari, Il Lunedì della Repubblica, Il Nuovo Male, La Piccola Unità, gli Albi, e inoltre le T-shirt e i Poster storici.
Una guida completa per chi vuole acquistare e leggere i reportage, i fumetti e i racconti, della rivista d'arte più rivoluzionaria e allegra del mondo.
Copertine e prezzi. |
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Edizione special FRIGIDAIRE n.256 e IL NUOVO MALE n.27 |
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di Frigolandia -
29-12-2017
Due interessanti nuovi fascicoli di FRIGIDAIRE e de IL NUOVO MALE, preparati e stampati nella settimana prima di Natale, sono da qualche giorno in distribuzione esclusiva per gli abbonati (e per chi sarà furbo e svelto da ordinarli prima dell'esaurimento). Il n.256 di FRIGIDAIRE è aperto dalla scintillante copertina di Gianni Cossu accompagnato dal titolo "Frigidaire vola negli USA", un richiamo a quanto raccontato nella contro copertina, illustrata da una suggestiva immagine di Maila Navarra, ovvero l'importante accordo raggiunto con la Yale University di Hamden, Connecticut, che si è assicurata per la sua Library una parte considerevole dell'archivio Frigidare degli ultimi quaranta anni. Nell'interno la rivista si apre con l'editoriale di Vincenzo Sparagna "Ogni giorno è Natale" accompagnato da un prezioso quadro di Cristoforo Sparagna, "Davanti al presepe", opera ad olio del 1953. Nel paginone centrale si trova poi un avveniristico Leggi Tutto |
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Speciale FRIGIDAIRE n.255 e IL NUOVO MALE n.26 |
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di Frigolandia -
03-05-2017
Sono pronti da qualche giorno il n.255 di FRIGIDAIRE e il n.26 de IL NUOVO MALE. Si tratta di due fascicoli speciali su carta nobile in meravigliosi e squillanti colori. La foliazione è ridotta, ma senza rinunciare alla qualità dei contenuti e alla intensità del racconto. In FRIGIDAIRE 255, introdotto da una suggestiva copertina di sapore orientale disegnata da Vincenzo Sparagna e colorata da Maila Navarra, l'editoriale della prima pagina è dedicata ai "venti di odio" che scuotono la vecchia Europa. Lo accompagna una nuda figura di un clown beffardo frutto della sfrenata fantasia mediterranea di Gianni Cossu. Nelle pagine interne due storie di Baby Burger del giovane e originale Stefano Zattera, "Doctor Burgerstein" e "Invisible Baby". Accanto, nella stessa pagina, quattro puntuali segnalazioni di libri da leggere a cura di Vincenzo Sparagna. Si parla delle poesie di Elda Torres, dei racconti di Irene Nemirovski editi da Stampa Alternativa e di due romanzi da non mancare, Leggi Tutto |
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Intervista a Vincenzo Sparagna: Satira e Libertà |
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di Frigolandia -
29-01-2017
Intervista a Vincenzo Sparagna, Presidente di Frigolandia e direttore di Frigidaire e Il Nuovo Male, realizzata da Laura Fava, studentessa di Critical Writing in Art and Design del Royal College Art of London, per una tesi sulle riviste satiriche italiane. La Repubblica di Frigolandia ha tanti nomi. È un luogo e più luoghi: tutti in qualche modo falsi e al contempo estremamente veri. È la Repubblica della Fantasia, l'Accademia delle invenzioni, un ashram socratico, la città immaginaria dell'Arte Maivista, un parco della pace e della poesia, un monastero Eurotibetano, la prima Repubblica Marinara di Montagna. Ha subito altre trasformazioni di recente? Può aggiungere qualche definizione? "Tutte queste auto definizioni servono a raccontare le mille facce del nostro progetto. In quanto ad altre definizioni, visto che lei sembra insaziabile…, aggiungerò che siamo pure… un bar nel deserto, una banca delle idee perdute o sconosciute, un'avanguardia troppo veloce per il suo esercito, un allegro Leggi Tutto |
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Imre Kertesz, "Essere senza destino" |
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di Vincenzo Sparagna -
27-01-2017
Premio Nobel per la Letteratura nel 2002, Imre Kertész, nato a Budapest il 9 novembre 1929 e morto nella sua città il 31 marzo 2016, fu deportato ad Auschwitz nel 1944 e liberato dal campo di Buchenwald un anno dopo. In questo romanzo, certamente il suo capolavoro, racconta quella tremenda esperienza dal punto di vista di Gyurka, un ragazzo ungherese ebreo, abbastanza grande da essere sfruttato dai tedeschi come manodopera per l'industria bellica, ma ancora troppo giovane per comprendere subito quello che sta succedendo. È proprio osservando la realtà con lo stupore del piccolo Gyurka che Kertész riesce a rendere vivo e atroce l'orrore dei campi nazisti. Prima quello di Auschwitz, finalizzato principalmente allo sterminio, poi quello di Buchenwald nel quale il compito fondamentale degli aguzzini hitleriani è spremere i deportati nel lavoro fino alla morte. Gyurka si accorge poco per volta della realtà dei due campi. Alla partenza del treno da Budapest crede perfino che sia una buona cosa lasciare l'impiego Leggi Tutto |
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Lev Golinkin, "Uno zaino, un orso e otto casse di vodka" |
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di Vincenzo Sparagna -
27-01-2017
L'orrore della cosiddetta "soluzione finale" hitleriana, che portò ai campi di sterminio e all'assassinio di milioni di ebrei, ha oscurato a lungo e ancora nasconde le radici lontane dell'antisemitismo e la sua larghissima diffusione in occidente come in oriente. Questo romanzo storico e autobiografico racconta della difficile fuga di una famiglia di ebrei dall'Ucraina agli USA alla fine degli anni '80. L'antisemitismo che aveva prosperato nel vecchio impero zarista, nel quale periodicamente il potere scatenava la rabbia popolare in sanguinosi pogrom contro le comunità ebraiche, sopravvisse purtroppo anche nella Russia post rivoluzionaria. Anzi si approfondì durante il regime staliniano e continuò anche negli anni del cosiddetto "disgelo" e ancor più nell'era brezneviana. Ma questo libro rivela come anche dopo la fine della guerra fredda, negli anni della perestrojka e della glasnost di Gorbacev, esso fosse in Urss una realtà diffusissima che alimentava pregiudizi e comportamenti razzisti in ogni strato della popolazione. Leggi Tutto |
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