La mostra/evento "L’ARTE MAIVISTA di FRIGIDAIRE" nell’imponente edificio Aurum di Pescara, che si apre il 5 aprile per concludersi il 2 maggio 2012 non riguarda tanto i singoli geniali autori di FRIGIDAIRE, dai sei fondatori (Sparagna, Tamburini, Pazienza, Scozzari, Mattioli e Liberatore) fino ai moltissimi che rendono ancora così sorprendenti le nostre pagine, ma quel complesso progetto di comunicazione fatto di ironia ed eleganza, violenza e dolcezza, che ha caratterizzato e tuttora distingue la nostra rivista.
Come scrissi nell’editoriale del n.1, Viaggiare tra le merci: “Il nostro raffreddamento non è una questione di giudizio, ma di stile”. E’ questo stile, questo “buongusto intellettuale” come lo ha definito di recente l’amico Achille Bonito Oliva, che è rimasto vivo attraverso gli uragani di mille stagioni diverse, alcune tragiche, altre esaltanti, altre beffarde. Uno stile che è ben sintetizzato nella singolare apertura del Manifesto dell’Arte Maivista, scritto nel 1985 da me e Andrea Pazienza. “Noi certificati artisti maivisti sopportiamo che: tutta l’arte rifà il verso a se stessa. Vista un’opera ne hai viste 7-8...”. Una dichiarazione per viaggiare nel tempo, per guardare il mondo senza paraocchi ideologici, con lucido stupore. Disegno, satira, gioco, grafica, foto, invenzione sono dunque sempre state parti di una sperimentazione con una sua linea, un suo cuore, un suo gusto.
E’ questa la cosa serissima cui allude sarcastica la voce fuori campo di Pazienza e mia (immersi ambedue nel clima felice che furono i nostri Beaux Jours...), che annuncia il Maivismo e dispiega il suo paradossale e delirante parere critico/anticritico sull’opera.
Il Maivismo è in ultima analisi una de/finizione ironica e arbitraria dello spirito complessivo della Opera Maivista Frigidaire. Un’opera che è intreccio, dialogo, fusione di scrittura e immagine, contenuto e stile, arte e rivoluzione, foto e fumetto, satira e pittura, cronaca e narrazione. Il gusto maivista è la capacità di stupirsi per ri/raccontare gli oggetti, noi stessi, l’arte, la politica, la natura, le infinite cose che c’erano già, ma non venivano viste.
La mostra L’ARTE MAIVISTA di FRIGIDAIRE è dunque un’occasione per conoscere da vicino la nostra critica tuttora ben viva alla comunicazione.
Quello di FRIGIDAIRE è uno sguardo freddo, ma anche ironico sull’epoca dura che viviamo, oltre la modernità e le sue mitologie progressiste."
Vincenzo Sparagna
direttore di Frigidaire e de Il Nuovo Male
"L'ARTE in FRIGO"
"Come i movimenti artistici che teorizzavano la discesa dalla parete del quadro e la fuoriuscita dell’opera dagli spazi deputati, così i soggetti creativi che costituiscono lo zoccolo duro di questo movimento autonominatosi dell’Arte Maivista hanno realizzato fumetti, disegni, immagini ed azioni di una nuova estetica diffusa nel sociale, che ha bucato le forme dell’immaginario collettivo delle società di massa dagli anni settanta in avanti, dal primo MALE al FRIGIDAIRE di ieri e di oggi, fino all’invenzione della REPUBBLICA di FRIGOLANDIA."
Achille Bonito Oliva
critico d'arte e inventore della Transavanguardia
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Il programma prevede:
Giovedì 5 aprile ore 17.30 (sala Tosti):
Inaugurazione con Vincenzo Sparagna, direttore di Frigidaire e de Il Nuovo Male, e il critico Achille Bonito Oliva inventore della Transavanguardia
Al termine danza contemporanea del gruppo Emotion.
Sabato 14 aprile:
Arte, parole e pianoforte con Roberto Freak Antoni e Alexandra Mostachova.
Ogni sabato performance a sorpresa e serata conclusiva mercoledì 2 maggio.
Sarà possibile anche acquistare numeri della rivista, albi e rarità.
L'ARTE MAIVISTA di FRIGIDAIRE
5 aprile - 2 maggio 2012 - AURUM (sala D’Annunzio) Via Luisa D’Annunzio, PESCARA.
Orari: dal martedì al sabato ore 9.00-13.00 e 15.30-19.30, domenica 15.30-19.30.
Chiuso Lunedì - Pasqua - 25 aprile e 1 maggio. Ingresso gratuito.
A cura dell’Associazione Culturale L’Artefatto in collaborazione con la Repubblica di Frigolandia.
Info: tel. 0742 90570 - cell. 334 2657183 – 328 4769102
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