Il FUTURO di FRIGOLANDIA
di Vincenzo Sparagna, 5-08-2023
Archiviata finalmente con la sentenza del Consiglio di Stato del 6 luglio 2023 la lunga persecuzione di Frigolandia da parte del Comune di Giano dell’Umbria quali prospettive si aprono per la nostra Repubblica immaginaria?
In primo luogo dovremo lavorare al consolidamento della nostra attività, da tre anni e mezzo in attesa della sentenza conclusiva e dunque impossibilitata a pianificare e decidere la sistemazione delle opere e degli archivi, nonché i programmi editoriali. In secondo luogo può andare avanti con maggiore determinazione la ricerca di uno spazio in una città importante dove esporre in modo adeguato anche tutte quelle migliaia di opere che non possono trovare posto nell’attuale sistemazione frigolandese. Un edificio dove installare un più grande e strutturato Museo/laboratorio dell’Arte Maivista, lasciando a Frigolandia il suo ruolo essenziale di retrovia riflessiva, tranquilla e poetica della nostra impresa complessiva. Il carattere urbano del progettato Museo renderebbe più facile affidare ai giovani protagonisti dell’arte e del pensiero, che negli ultimi anni hanno collaborato con noi, la continuità e lo sviluppo sia della rivista che del Museo stesso. In questo senso abbiamo preso in considerazione (senza escludere altre opzioni) soprattutto la città di Bologna, dove, oltre ad esserci una folta presenza giovanile, vivono e lavorano molti dei nostri autori più sperimentati e dove più facilmente possono essere presenti anche quelli che abitano nel nord Italia, segnatamente a Milano. In vista di questo sviluppo abbiamo deciso anche di invitare chi, da qualunque regione provenga vuole partecipare ai progetti futuri, a un periodo di permanenza e studio a Frigolandia nel prossimo autunno/inverno. Cerchiamo persone, specialmente giovani, che abbiano la passione dell’arte e della conoscenza e siano determinati a realizzare i propri sogni. Lo sviluppo che immaginiamo, in parte anticipato dalla creazione di alcuni interessanti “consolati” frigolandesi, è tanto più importante, perché i prossimi anni saranno decisivi non solo per dare continuità alla storia frigideriana, ma per raccontare e affrontare le profonde trasformazioni sociali e ambientali che s’annunciano. Siamo infatti entrati in un’epoca affascinante, in cui si decideranno le sorti dell’intera civilizzazione umana, oggi minacciata non solo dalla catastrofe climatica, ma da guerre insensate e dalla crescente barbarie culturale alimentata da un liberismo sfrenato che spesso si combina con governi autoritari e perfino dittatoriali. Nel frattempo affrontiamo l’estate con grande ottimismo avendo negli occhi la bellissima Festa della Rivoluzione che il 14, 15 e 16 luglio ha visto centinaia di ragazze e ragazzi godersi in allegria la storica vittoria di Frigolandia contro l’oscurantismo e l’ignoranza degli stolti. In quell’occasione il nostro amico Franco Neri da Siracusa, oltre a regalarci una cassa dei suoi deliziosi dolcetti alle mandorle, ha annunciato per l’autunno frigolandese una sessione speciale di “cannoloterapia”, idea originale per curare i mali dell’anima e del corpo con la bontà della meravigliosa pasticceria siciliana.
Foto di gruppo durante la Festa del 14 luglio a Frigolandia, seduti da sinistra: Maila Navarra, Vincenzo Sparagna e l’avvocato Alessandra Fagotti con la piccola Alba Franceschini. Ai lati della sedia trionfale: l’avvocato Camillo Franceschini e la moglie Chiara. All’estrema sinistra: Fabio Azzola e Gaetano La Rocca. In ultima fila, tra altri amici e amiche, Tommaso Merendoni con baffetti e cappellino.
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