NUOVO DIS/ORDINE GLOBALE
di Vincenzo Sparagna, 7-03-2024
Per anni si è pensato che, finita la guerra fredda, sarebbe nato un “nuovo ordine globale” pacifico, ma la realtà è che sta crescendo sotto i nostri occhi un “dis/ordine globale” senza precedenti. La causa ultima è certamente l’anarchia strutturale del capitalismo, sistema nel quale ogni individuo, impresa o stato, è in guerra con gli altri, ma questa radice socioeconomica da sola non spiega quello che accade. In aggiunta v’è infatti la stupidità umana che mai come oggi pare invadere i cervelli dei potenti e degli impotenti, dei capi e dei gregari, invasi da ideologie e mitologie di ogni tipo, nazionalismi e fanatismi religiosi. L’inquinamento ambientale crescente si somma dunque in questa strana epoca postmoderna a un inquinamento mentale che pare inarrestabile. Un fattore decisivo di questo “impazzimento generale” è la nuova comunicazione istantanea planetaria. Infatti il web, i social media ecc., hanno modificato profondamente il rapporto di ogni singolo e gruppo sociale con la realtà. Milioni, miliardi di persone vivono immersi nei loro smartphone, come appendici di un malvagio Grande Fratello dalle molte facce che ne orienta gusti e pensieri in modo semiautomatico. Nell’universo comunicativo odierno, avvelenato da milioni di fake news, sia pilotate da gruppi d’interesse, sia nate dalle semplici reazioni individuali alla complessità del mondo, fioriscono i complottismi e le suggestioni più irrazionali. Così la realtà viene percepita capovolta, si diffida dell’evidenza per rifugiarsi nel sospetto, si preferisce la fantasia malata alla logica e ai fatti. Ed ecco che mentre la Russia, governata dalla banda criminale dell’assassino Putin, invade l’Ucraina e riduce intere regioni a cumuli di macerie, tanti in occidente se la prendono con gli ucraini colpevoli di difendersi. Allo stesso modo si piangono le migliaia di vittime civili palestinesi nell’inferno di Gaza, ma spesso dimenticando i morti ebrei dell’attacco del 7 ottobre, gli stupri e le centinaia di ostaggi innocenti catturati dai nazisti islamici di Hamas, come se quella guerra non fosse stata scatenata dai jihadisti armati dall’Iran, e si riducesse alla tragica reazione rabbiosa e alle mire espansioniste del destrissimo governo israeliano. Una distorsione che nasce dall’ignoranza della storia di quelle regioni, ma anche dal vecchio e mai morto antisemitismo. Purtroppo manca qualsiasi autorità morale o intellettuale che si opponga a questa deriva barbarica. Per non far mancare niente al cupo scenario di dis/ordine globale s’allunga oggi sul destino dell’umanità pure l’ombra minacciosa delle prossime elezioni americane che, salvo sorprese, opporranno il miliardario pazzo Donald Trump al traballante Biden. Contro tutto ciò non possiamo che opporci, resistere, protestare… e toccare ferro, o legno, o quello che vi pare.
[ Archivio Editoriali ]
|