IL MALE DELLE BUGIE
di Vincenzo Sparagna - 4-11-2011
Il vecchio MALE, quello che andò trionfalmente in edicola tra il 1978 e il 1981 e che, diretto in ultimo dal solo Vincino (senza di me), chiuse ingloriosamente nei primi mesi del 1982, era un giornale che amava il paradosso e il falso. Ma era un falso non bugiardo, utile a raccontare la verità oltre lo schermo della comunicazione dominante.
Una lezione che non è stata mai capita da Vauro Senesi, che, come ben dimostra l’estratto dell’Unità del 20 maggio 1978 che pubblichiamo qui accanto, se ne andò dal Male subito dopo il terzo numero, perché, da buon iscritto al Pci, era scandalizzato per il nostro estremismo.
Ebbene Vauro, cui il ruolo televisivo di buffone di Santoro ha riempito le tasche, ma guastato la testa, continua a spacciarsi per uno che ha fatto il Male, pur sapendo che non è vero. Un millantato credito ad uso degli allocchi che lo finanziano, ma anche la prova di come una certa sinistra abbia imparato da papà Stalin a manipolare la storia e la realtà.
Ma le bugie, a differenza dei nostri falsi che avevano la vista lunga, hanno le gambe corte.
ATTENZIONE!
Non confondete IL NUOVO MALE,
mensile indipendente
ideato e prodotto da Frigidaire,
diretto da Vincenzo Sparagna
(16 pagine in formato tabloid a colori a 2,50 euro),
con il ricco settimanale di satira salottiera,
il sedicente MALE di Vauro e Vincino!!
DIFFIDATE
DELLE IMITAZIONI!
(Articolo pubblicato anche sul mensile
IL Nuovo MALE n.2 di novembre 2011, diretto da Vincenzo Sparagna. La vignetta è di Ugo Delucchi)
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