Il 25 aprile del 2008 è una data molto speciale per la Repubblica di Frigolandia.
E’ il secondo anniversario della sua fondazione e l’ottava Festa della Liberazione dei Frigoriferi Intelligenti, ma soprattutto l’avvio di una nuova stagione nel nostro cammino verso l’invenzione di questo centro di comunicazione che è anche luogo di meditazione, rumore e silenzio, poesia e pratica, arte e scienza.
D’altra parte questo 25 aprile cade subito dopo che l’ipnosi elettorale ha prodotto il suo ennesimo disastro post-democratico.
Ormai la democrazia italiana è una memoria antica, un ricordo d’infanzia di noi anziani, da raccontare come le favole dei nonni ai nipoti che non sanno neppure cosa sia un confronto di idee. “C’era una volta la democrazia…”.
L’universo della costrizione bipolare ha prodotto una singolare variante del pensiero unico, il pensiero duale. O si è bianchi o si è neri, salvo poi a scoprire che bianchi e neri si rassomigliano come due gocce d’acqua o come due immagini riflesse, dove non si sa più quale sia l’originale e quale quella che ci illude dallo specchio.
Ipnotizzati dal “governo” gli italiani sono stati indotti a dimenticare che il Parlamento dovrebbe essere prima di tutto “rappresentanza”. La legge elettorale è in questo senso – sin dai tempi del maggioritario - una truffa bella e buona. Vi è un ceto politico che si è trasformato in corpo separato, che si autoriproduce senza bisogno di alcuna conferma, attraverso una promozione che è ormai sempre e solo sempre cooptazione.
Avremo certo tempo e altre occasioni per rifletterci.
Ma la debacle totale della cosiddetta Sinistra Arcobaleno prima che elettorale è mentale e ideale: è l’assuefazione (furbetta) all’autoriproduzione della sua “cupola politica”.
E’ l’assuefazione, l’accettazione della post-democrazia, l’idea di candidare il povero Bertinotti nientepopodimeno che alla presidenza del consiglio…
Ora mentre è naturale che Berlusconi e i suoi omologhi della ex sinistra, oggi non si sa più se centro (o periferia), siano a loro agio nel sistema delle cooptazioni, una vera sinistra non può tollerare il verticismo da casta. Per questo l’unica cosa buona del disastro elettorale è che costringe tutti a ricominciare daccapo… molto meglio extraparlamentari che stronzi…
Nel 1953 il vecchio partito comunista, magari per ragioni tattiche, si batté alla morte contro una “legge truffa” che a confronto di quella attuale era infinitamente più democratica.
Oggi invece i teorici dell’antidemocratico bipolarismo verticale si proclamano - senza vergogna o paura del ridicolo - “democratici”. Chissà, forse davvero il buon Veltroni crede che scegliere tra lui, la Bindi ed Enrico Letta sia il massimo…
Il risultato di questa orrenda caricatura della democrazia è il governo delle bande, l’idolatria del capo, il “meno male che Silvio c’è”.
Altro che forza Italia, qui, anche alle partite di calcio, sarà meglio gridare “povera Italia!”:
Chiudo invitando chi mi legge ad aderire alla nostra Repubblica immaginaria e i nostri concittadini ad attendere con pazienza l’invio delle loro password per accedere al “forum cittadino”.
Buon 25 aprile a tutti e abbiate fiducia… la crisi è appena cominciata.
L’ipotetica stabilità del governo e delle istituzioni è una balla buona solo per gli ospiti idioti di Ballarò imbottiti di euro e sorrisi.
Disegno di Andrea Pazienza: Vincenzo Sparagna.
|