di Vincenzo Sparagna -
07-01-2019
Inutile che scriva della distanza che mi separa da Matteo Salvini, maggiore anche di quella che, come un fossato incolmabile, mi divideva da Matteo Renzi. Ricordare che Salvini è un leader di estrema destra, che il suo nazionalismo sarebbe comico se non avesse conseguenze tragiche, è quasi ovvio e troverei consensi "facili" tra amici, compagni ed ex compagni. Per questo non mi pare neppure il caso di sottolineare l'orrore che mi fanno slogan idioti come "prima gli italiani" e altre imbecillità del genere. No, lettrici e lettori, quello che voglio dire qui per dovere di coscienza è lo schifo che mi fanno i pagliacci pentastellati al governo, da Dima(rc)io a Tontinelli, dall'avvocato Malafede al sedicente "primo" ministro C(ar)onte e a tutti i pallisti senza palle che li accompagnano nella loro "ricerca & distruzione" delle ultime sacche di resistenza della democrazia Leggi Tutto |